Sempre più spesso gli accessi al web da mobile superano quelli dal pc. In questo scenario, diventa d’obbligo un cambiamento che conduca alla creazione di format e contenuti che seguano questa tendenza: rapidi da caricare, cross device – disponibili su diversi dispositivi -, e basati su immagini e video.

Su queste basi nascono Facebook Instant Articles e Google AMP Pages.
Di cosa si tratta?

FACEBOOK INSTANT ARTICLES

A seguito di una prima fase di test riservata alle testate giornalistiche di portata nazionale e internazionale, il 17 Febbraio Facebook ha annunciato che Instant Articles sarà disponibile per tutti a partire dal 12 Aprile.

In cosa consiste? In una maggiore velocità (10 volte circa) di caricamento dei contenuti dei link aperti su Facebook, che diventeranno anche responsive, interattivi ed immersivi: in pratica 100% mobile friendly.

Tutto a beneficio di testate online, siti, blog ma anche degli utenti, che potranno vivere un’esperienza di fruizione da mobile molto più agile e veloce. Senza dubbio in cima alla lista dei beneficiari ci sarà Facebook, che mira a ridurre sempre più il numero degli utenti che abbandonano la piattaforma per continuare altrove la navigazione.

Gli Instant Articles sono facilmente riconoscibili dall’icona del fulmine posta nell’anteprima dell’articolo, come nell’immagine in basso.

GOOGLE AMP PAGES

Anche il colosso di Mountain View è sempre più attento all’esperienza dell’utente da mobile. Dopo il miglioramento del ranking dei siti mobile nel motore di ricerca Google.it, ha introdotto Accelerated Mobile Pages, che migliora la velocità di caricamento delle pagine fino all’85% (specie se ricche di foto e video) grazie all’inserimento di un codice open source.

Il progetto AMP è, appunto, un framework open source nato dalla collaborazione di numerosi partner editoriali e aziende leader nel settore tecnologico e dell’advertising.

Le pagine AMP sono riconoscibili grazie ad un’icona a forma di fulmine accompagnata dall’acronimo, come nella foto in basso.

L’obiettivo di Facebook e Google è identico: migliorare la soddisfazione degli utenti (per monetizzarla attraverso l’advertising) e di editori e inserzionisti (per aumentare gli investimenti).
Senza dubbio assisteremo ad un’assoluta rivoluzione nella modalità di fruizione delle notizie: non più seduti al pc, ma durante le pause da lavoro, in metro, in attesa del bus. I contenuti fruibili, infine, dovranno essere sempre più tempestivi, partecipativi e digitali.

Un’esperienza di navigazione lenta può allontanare visite e utenti dai nostri siti web: affidati a dei professionisti del settore per migliorare la tua presenza online!